2. Frank allungò i piedi sul tavolino e si mise in bocca una manciata di noccioline. La cena era stata un po’ deludente e aveva deciso che, in futuro, avrebbe mangiato solo nel ristorante à la carte. Mark stappò un mignon di champagne prendendolo dal frigo bar della sua cabina e se ne versò un bicchiere. «Ne vuoi?» «Ma sì». Ne versò un bicchiere anche per lui. Frank apprezzava il modo quasi subliminale in cui Mark continuava ad assisterlo anche se non lo accompagnava nel ruolo di assistente. «Dunque... la sua fantasia sarebbe questa» disse, buttando giù il primo sorso. «Della tua amica». «Esatto. Lei è nella sua cabina e sta dormendo. È tra le lenzuola, nuda perché dorme sempre nuda». «Davvero?» «Ne dubito, ma non si può mai sapere». Mark si stravaccò sulla poltrona davanti alla