Capitolo 1
Trama:
Ryan Lee Duquesne, chiamata Rylee, è rimasta orfana a dieci anni. È figlia dell'Alfa Mitchell Jackson Duquesne. Anche se il suo branco era piccolo, suo padre era conosciuto per la sua ferocia, potenza e misericordia. Una fatidica sera, furono attaccati e uccisi da un branco dopo aver perso una sfida. Rylee fu l'unica sopravvissuta. A causa della sua giovane età, il branco che sterminò la sua famiglia decise di prenderla con sé, ma non per crescerla. Decisero di farla diventare una schiava. A dieci anni, cucinava, faceva le pulizie, lavava i panni e faceva altre faccende domestiche. Viveva in una piccola stanza sotto le scale che, un tempo, era un ripostiglio per le scarpe. Veniva picchiata, affamata, umiliata e trattata come spazzatura.
L'Alfa e la Luna del branco Mezzaluna erano spietati e volevano solo potere e ricchezza. Avevano un figlio, Ashford, Ash per gli amici, che sapeva fin dal giorno del suo diciottesimo compleanno che Rylee sarebbe stata la sua compagna, ma era combattuto se accettarla come tale. Nessuno sapeva che Rylee avesse sangue Alfa, nessuno tranne Rylee stessa. Cosa farà Ash quando Rylee compirà 18 anni? La accetterà e la farà diventare la Luna del branco Mezzaluna? O la rifiuterà e la distruggerà ancora di più di quanto la sua famiglia e il branco non abbiano già fatto?
-------------------------------------
{P.O.V. di Rylee}
*Schiaffo*
"Lurida puttana, stai alla larga dal mio compagno!" mi urla in faccia una lupa. Mi accusa di scopare il suo compagno con lo sguardo. Quando in realtà era lui che mi scopava con lo sguardo. Lei era solo troppo offesa per ammettere che fossi migliore di lei, anche con l'uniforme da cameriera.
Mi chiamo Rylee Duquesne e domani sarà il mio diciottesimo compleanno. Vivo nel branco Mezzaluna guidato dal loro Alfa Eric Patterson e dalla Luna Nicole. Sono entrambi odiosi e sono responsabili della morte di tutta la mia famiglia, il branco Lago Argentato. Non hanno idea che io sia la figlia di un Alfa. Mio padre, l’Alfa Mitchell Jackson Duquesne, era gentile e trattava tutti in modo equo; invece, Alfa Eric tratta tutti come se fossero inferiori a lui. Luna Nicole e loro figlio, Ashford, Ash per gli amici, non sono migliori.
Quando avevo dieci anni, Alfa Eric e il suo branco sterminarono la mia famiglia, lasciandomi come unica sopravvissuta. Mi trovarono tra le rovine della nostra tana e mi portarono a vivere con loro. All'inizio, pensavo che lo facessero perché provavano rimorso, ma mi sbagliavo. Mi trasformarono nella loro marionetta personale. Dai dieci anni in poi, facevo tutti i lavori di casa per un branco che ospitava oltre cinquanta licantropi.
Negli ultimi otto anni, sono stata la schiava di persone che mi hanno causato solo dolore e sofferenza. Hanno ucciso la mia famiglia, mi trattano come spazzatura e dormo in una stanza sotto le scale che un tempo era un ripostiglio per le scarpe, su una branda su cui a malapena ci sto e con una vecchia coperta trapuntata che ho fatto io stessa con vecchi lenzuoli che sarebbero stati buttati via.
"Mi hai sentita, pezza di merda! Allontanati dal mio compagno!" mi urla in faccia la lupa, il cui nome non ho mai dedicato tempo a imparare. Cerca di darmi un altro schiaffo, ma prendo la sua mano.
"Non mi toccare” le dico con voce arrabbiata. Non mi era permesso parlare, figuriamoci rispondere a qualcuno. Speravo che mi avrebbero mandato in lavanderia per tutto il giorno.
"RYLEE!" sento Alfa Eric. Mi giro e lo guardo negli occhi. Nessuno ha mai osato guardarlo negli occhi, perché lui è l'Alfa; tuttavia, lui non è il mio Alfa, quindi non ha potere su di me. Questo è il motivo principale per cui sono stata picchiata e affamata. Né lui né nessun altro in questa casa mi costringeranno a sottomettermi a lui. "Conosci le regole!" gli lancio solo uno sguardo di sfida. "VAI IN LAVANDERIA! NIENTE CENA PER TE!" urla arrabbiato. Gli lancio solo un'occhiataccia e me ne vado.
"Amore, te l'avevo detto che avremmo dovuto liberarci di lei” sento dire Luna Nicole mentre me ne vado.
"Dai” ringhio rivolgendomi a loro. "Mi piacerebbe vederti cucinare e pulire. Non riesci nemmeno a far bollire un po' d'acqua senza far bruciare mezza cucina”
"Stronza del cazzo!" urla e mi schiaffeggia. Ormai gli schiaffi mi fanno poco male, visto che sono stati molto frequenti negli ultimi otto anni.
"È tutto quello che sai fare?" le lancio un'occhiataccia e me ne vado. La sento imprecare e lamentarsi come la stupida cagna che è. Come diavolo sia diventata Luna non lo saprò mai. Vado nella lavanderia in cantina e ci rimango finché non devo andare a preparare la cena. Inizio a piegare le lenzuola perché l'odore della biancheria pulita mi tranquillizza. Probabilmente, ti starai chiedendo perché rimango qui; la risposta è semplice. Ho un tetto sopra la testa, cibo da mangiare e un posto dove dormire. Anche se dormo su una branda, è comunque meglio del pavimento o stare per strada.
Spero che la Dea della Luna avrà pietà di me quando otterrò il mio lupo interiore e mi darà un compagno che mi amerà, mi proteggerà e mi curerà. Se non trovo il mio compagno domani, ho promesso a me stessa di andarmene e vivere come licantropo errante. Il branco Mezzaluna poteva tenermi con loro ancora per poco, e lo sapevano. Dopo domani me ne sarei andata da questo posto, perché legalmente, da adulta, non avrebbero più avuto potere su di me, soprattutto perché sono anche una Alfa di sangue.
{P.O.V. di Ash}
Ero nel mio ufficio come futuro Alfa e me la stavo spassando con una lupa di cui non riesco nemmeno a ricordare il nome. Ero completamente dentro la sua figa stretta mentre le sue pareti stringevano il mio cazzo pulsante.
"Sì! Ash! Scopami più forte!"
"Ti ho detto di non dire il mio nome!" urlai. Odiavo quando parlavano o pronunciavano il mio nome. Rovinava il fatto che stessi immaginando Rylee sotto di me. Ho compiuto 18 anni sei mesi fa e da quel giorno sapevo che Rylee, la nostra schiava, era la mia compagna. Lei aveva ancora 17 anni. Il mio lupo, Kano, era eccitato quando l'abbiamo scoperto, ma io no. Ero disgustato all’idea che la Dea della Luna potesse abbinarmi a una così meschina. Mi sono ripromesso di rifiutarla, ma Kano non era d’accordo.
Ogni volta che portavo una lupa nella mia stanza o nel mio ufficio per fare sesso, io e Kano litigavamo. Lui voleva concedersi solo a Rylee, ma io avevo già deciso di rifiutarla. Ma dato che io e Kano condividiamo una mente, non potevo fare a meno di trovarla bella e sexy. Lo era davvero, perfino un cieco avrebbe potuto capire che Rylee era attraente. Capelli biondo cenere, occhi color castano scuro, labbra color pesca, bellissimo sorriso e un fisico da morire. Anche se non mangiava molto, il suo corpo si era sviluppato in modo incredibile. Se volevo arrivare al climax durante il sesso, dovevo immaginare che ci fosse lei sotto di me, altrimenti mi sarei ammosciato in due secondi.
"Argh!" gemetti mentre raggiungevo l'orgasmo.
"Aspetta!" urlò la Omega, ma era troppo tardi. Mi ritrassi e sborrai sulla sua pancia e sul suo petto. "Non sono ancora venuta!"
"Poco importa, ora esci dal mio ufficio”
"STRONZO DEL CAZZO!" urlò e se ne andò. Onestamente, me ne fregava poco se le ragazze con cui facevo sesso raggiungessero l'orgasmo.
Domani è il compleanno di Rylee e sono pronto a vedere se è davvero la mia compagna. Avevo ancora intenzione di rifiutarla e lo avrei fatto di fronte a tutto il branco,
Non rifiuteremo la nostra compagna! Cosa ti passa per la testa!?
Zitto, Kano! Non posso avere una compagna debole come lei. Non importa se la trovo fisicamente attraente. Non è degna!
Se fai del male alla nostra compagna, trasformerò la tua vita in un inferno!
Calmati, avremo una seconda possibilità.
Sai che è una rarità tra noi.
Beh, sono un Alfa, la Dea della Luna sa perfettamente che ho bisogno di una Luna per essere forte. Quindi ci darà una seconda possibilità, una possibilità migliore.
Ragiona cazzo, Ash.
Vaffanculo, bastardo.
Spingo Kano nella parte inconscia della mia mente. So cosa sto facendo. Ma è vero quello che ha detto. La Dea della Luna raramente dà seconde possibilità. Mi rimetto i pantaloncini e le mutande e chiamo Rylee nel mio ufficio per farlo pulire e liberare dall'odore di lupa puttana. Non potevo contattarla mentalmente perché non aveva ancora un lupo, e anche se ne avesse avuto uno, non avrebbe fatto effettivamente parte del nostro branco, quindi non sarebbe mai stato possibile contattarla telepaticamente.
Qualche minuto dopo averla chiamata, entrò ed era vestita con una semplice maglietta troppo grande per lei, ma aveva legato l'orlo all'anca per farla adattare meglio. Indossava dei leggings sbiaditi, forse erano gli stessi di tutti i giorni. Aveva i capelli legati in una coda di cavallo alta che svelava il suo collo sexy. Scossi la testa per liberarmi dai pensieri. Sapevo per certo che quei pensieri li aveva messi lì Kano.
Odiavo il fatto di sentire già il legame con la mia compagna, ma la disprezzavo comunque. Non è altro che spazzatura e, da Alfa, non la tolleravo.
"Sbrigati, per favore!" le urlai. Volevo che sparisse dalla mia vista. Ancora di più perché il legame di coppia mi stava facendo impazzire. Dato che avrebbe compiuto 18 anni in meno di 24 ore, potevo sentire che era davvero la mia compagna.
"Calmati, ho finito, idiota” mormorò e si alzò per andarsene.
"COSA HAI DETTO?" ruggì e la afferrai per il braccio, facendola girare verso di me. Le afferrai le spalle e ci avvicinammo. La guardai con uno sguardo torvo. La maggior parte delle Omega tremerebbe e si piegherebbe, ma lei no. Perché non aveva legami con questo branco. Non potevo farla sottomettere. Lei mi fulminò con quegli splendidi occhi color cioccolato. Mi vidi perso nei suoi occhi. Guardai le sue labbra e tutto quello che volevo fare era baciarla.
"Lasciami!" urlò e mi respinse. Per un millesimo di secondo, la sua reazione non ricambiata ferì davvero i miei sentimenti. Ma respinsi quei sentimenti e la guardai allontanarsi.
{P.O.V. di Rylee}
Dopo essere stata così vicina ad Ash, avevo bisogno di una doccia calda per liberarmi di quell'odore, ma non avevo accesso a una doccia, quindi dovevo accontentarmi dello stagno all'esterno. Era metà autunno e questo era l'unico accesso all'acqua che avevo per pulirmi. Avevo accesso al bagno degli ospiti per lavarmi i denti e fare i miei bisogni, ma i miei capelli erano troppo lunghi per lavarli nel lavandino. Per fortuna, lo stagno non era molto sporco. Era ben curato e veniva riempito d'acqua dallo scioglimento della neve sulle montagne.
Non avevo tempo di lavarmi, purtroppo, perché dovevo preparare la cena per il branco e i suoi membri, tutti e 53. Cucinare per 53 persone era ridicolo, ma dopo averlo fatto per quasi un decennio, ci ero abituata. Scesi in cucina e mi preparai per la cena. Se avevo fortuna, l'Alfa avrebbe dimenticato di avermi negato la cena, ma era una suggestione piuttosto vaga, quindi non ci speravo.
Una volta che tutti a tavola stavano mangiando, rimanevo in cucina ad attendere istruzioni o ordini dai membri del branco, che fosse per un bis, un altro drink o per ripulire il loro pasticcio.
"Rylee, vieni," disse l'Alfa Eric.
"Sì?" ho detto educatamente.
"Domani compi diciotto anni, vero?" mi chiese. Lo guardai e annuì. "Bene, allora domani passerai la giornata a preparare la cerimonia Alfa di Ash"
"Scusa?"
"Sei consapevole che la sua cerimonia Alfa è questo sabato?"
"Lo so, ma avevi detto che potevo passare il mio compleanno per conto mio,"
"Beh, ho cambiato idea. Dopo la tua disgustosa attitudine e il tuo comportamento irrispettoso nei confronti della tua Luna..."
"Lei NON è la mia Luna!" gridai. La tavola rimase di sasso.
"NON INTERROMPERMI QUANDO STO PARLANDO!" Eric mi ruggì in faccia. Questo avrebbe fatto sottomettere qualsiasi altro lupo, ma non ebbe alcun effetto su di me e lui lo sapeva. "Farai come dico io! Preparati per la cerimonia di Ash! E inizia a mandare inviti alle contee vicine in questa lista!" esclamò, porgendomi una lista sul petto. Guardai la lista e c'erano una dozzina di contee. Ero così infuriata che non ho nemmeno risposto. Presi la lista e tornai in cucina.
Dopo che tutti finirono di mangiare e lasciarono il loro disordine sul tavolo, pulii, lavai i piatti, misi via il servizio e andai nella mia stanza. Aspettai mezzanotte per poter andare al laghetto e lavarmi. Non vedevo l'ora, dovevo togliere l'odore di Ash dal mio corpo. Presi l'asciugamano, una maglietta pulita, le mutande e i leggings e andai al laghetto mentre il resto della casa del branco dormiva. Questo era l'unico momento in cui potevo uscire di casa e, poiché il laghetto faceva parte del territorio, non stavo infrangendo nessuna regola venendo qui.
Quando arrivai, capii che era ufficialmente il mio compleanno. Avevo ufficialmente compiuto 18 anni. Fissai la luna crescente e pregai che la mia famiglia mi stesse guardando dall'alto. Ho contemplato il suicidio più volte nella mia vita, ma non sono mai riuscita a farlo. Perché, se l'avessi fatto, sarebbe stato come arrendersi ed essere una codarda. Ero l'opposto di una codarda, e i miei genitori mi hanno educato meglio di così, o almeno da quello che posso ricordare.
Sentii una lacrima solitaria scendere sulla mia guancia e la asciugai subito. Misi i miei vestiti puliti e l'asciugamano sulla roccia al bordo del laghetto e mi spogliai dei miei vestiti sporchi che puzzavano di Ash Patterson. Entrai in acqua e rabbrividii immediatamente per la temperatura gelida. Fortunatamente, essendo un licantropo, non mi sarei ammalata né avrei sentito l'acqua gelida, ma questo non significava che non sentissi quanto fosse freddo. Intinsi i capelli e lavai il corpo con un solo pezzo di sapone che mi veniva dato ogni mese per rimanere semi-pulita.
Quando sentii di non puzzare più di Ash, immersi di nuovo il corpo e mi sciacquai velocemente. Quando non ci fu più sapone nei capelli, strizzai i capelli, li raccolsi in uno chignon e mi asciugai. Indossai i miei vestiti freschi che profumavano di brezza estiva, proprio come quando i venti estivi soffiavano sul lago nella mia vecchia casa branco. Quando fui completamente vestita, ritornai alla casa del branco.
Gettai i vestiti sporchi nel cesto della biancheria e avviai una lavatrice prima di andare a letto. Quando arrivai in camera mia, sciolsi i capelli e li lasciai asciugare all'aria. Mi sdraiai sul mio lettino, tirai su la trapunta e chiusi gli occhi per dormire ma, prima che ci riuscissi, sentii una voce,
Ciao, Rylee.
Chi è?
Mi chiamo Kaleigh, sono il tuo lupo.
Ciao, Kaleigh, è un piacere conoscerti finalmente.
Mi dispiace.
Per cosa?
Per il dolore e la sofferenza che hai vissuto. Ho studiato i tuoi ricordi e mi fa male vedere quanto dolore tu abbia sopportato.
Non c'è nulla che si possa fare al riguardo.
Ma abbiamo il sangue Alfa.
E questo rimarrà tra noi, almeno per il momento.
Rylee?
Sì, Kaleigh?
Ce la faremo. Insieme. Sono qui per te ora.
Grazie. È bello sapere che ho almeno un vero amico nella mia vita adesso.
Siamo più di amici, siamo famiglia.
Sorrisi alle sue parole e mi addormentai. Finalmente avevo il mio lupo, ed era arrivato il momento di prendere il controllo della mia vita. Ma prima dovevo superare questa maledetta cerimonia Alfa per Ash. Bleah.
Quando mi svegliai la mattina successiva, era appena l'alba, ma dovevo prepararmi e preparare la colazione. Mi sedetti sul mio lettino e capii quanto fosse brutta la giornata. Niente divertimento per il mio compleanno. Mi alzi, raccolsi i miei capelli in una coda alta e mi diressi al bagno degli ospiti per lavarvi il viso e i denti. Mi guardai allo specchio, vidi la donna ormai adulta che mi guardava, e sorrisi. Ero finalmente diventata adulta, anche se non avrei potuto festeggiare.
Dopo aver fatto i miei bisogni mattutini, riposi le mie cose nella mia stanza e andai in cucina. Lungo il percorso, sentivo il profumo di qualcosa di molto aromatico e invitante. Che profumo fantastico era questo? Ho pensato tra me e me. Seguii l'odore che mi condusse al piano superiore, nella stanza di Ash al quarto piano. Fissai la porta e l'unica sensazione che mi venne in mente fu repulsione.
Ash è il mio compagno. Perché la Dea della Luna farebbe una cosa così crudele? Odiavo questo ragazzo, odiavo lui, i suoi genitori, tutto questo branco. Non c'era un momento migliore del presente. Ero già pronta a essere respinta e al temporaneo dolore che ne sarebbe seguito, ma sapevo che sarei stata bene. Io e Kaleigh staremo bene. Respirai profondamente e bussai alla porta, quando sentii gemiti e risatine. Ash era con un'altra lupa. Era appena spuntato il sole e lui stava già scopando qualche sgualdrina del branco. Mi preparai alla vista dei loro corpi nudi, e bussai alla porta,
"Chi è!?" sentii la sua voce stridula.
"Sono Rylee,"
"Ugh! Vattene zoccola!" sentii la sgualdrina che scopava.
"Zitta e succhiami il cazzo!" le urlò lui. "Entra, Rylee," disse. Respirai profondamente e aprii la porta.