Lucius
La lupa è nuda sul palco, il petto ansimante. Ogni sembianza di servile sottomissione è svanita. Un ciuffo di capelli le scivola fuori dall’acconciatura e lei lo scosta con impazienza, guardando torva tutto e niente.
È magnifica. Se la possedessi, che divertimento sarebbe, mentre lottiamo ogni notte per avere il dominio l’uno sull’altro.
Non sono l’unico a pensarlo.
“Dannazione,” dice Theophilus. Appena il banditore chiama un’altra offerta, alza la sua paletta. Caccio indietro un ringhio.
“Theophilus,” dico bruscamente, mettendo nella voce un tale fervore da indurlo a girare la testa di scatto. Alzo la mano, il palmo verso l’altro. “Dalla a me.”
Obbedisce, ma tutt’attorno a me ci sono vampiri che stanno facendo offerte per la lupa. Lei sta in piedi inondata dalla luce e non tenta neanche di celare il proprio disgusto. Cosa l’ha convinta ad accettare di essere venduta? Non mi sembra il tipo.
Faccio un cenno a Theophilus. “I mutanti… se qualcuno punta su di loro, ottengono una parte del denaro?”
I suoi occhi si accendono. “No. Diventano di tua proprietà. Non gliene viene nulla. Ma la loro famiglia potrebbe essere ricompensata.”
Corrisponde alle informazioni che mi sono state date riguardo agli schiavisti di mutanti. Questi uomini, generalmente mutanti malvagi, hanno trovato dei clan nascosti di mutanti e hanno offerto del denaro per avere i più sottomessi del branco. Di sicuro ci sono state anche delle minacce. È possibile che questa lupa abbia acconsentito a un affare del genere? Potrebbe avere accettato, se parte del denaro andasse alla sua famiglia.
Mi appoggio allo schienale mentre le puntate imperversano attorno a me. Un mistero. Sono sempre più intrigato dalla faccenda.
“Un milione,” esclama qualcuno. Mi giro a guardare dall’altra parte del corridoio. Un grosso vampiro con una benda sull’occhio mi sta guardando. Solo una vita passata a controllare le mie emozioni mi impedisce di mostrare la mia sorpresa.
Xavier. Cosa ci fa qui? Le nostre strade non si incrociano da decenni. Forse da un secolo. Piega la testa di lato con atteggiamento derisorio. L’ultima volta che ci siamo visti eravamo nemici.
Cala il silenzio, mentre il banditore d’asta e il pubblico metabolizzano la sua offerta. Sul palco la lupa trema, come se si fosse ricordata del motivo per cui si trova lì.
E ora ricordo chi mi fa venire in mente. Il suo volto diventa un altro, una piccola peste con una nuvola di capelli biondo platino. La mia prima amante vampira. L’unica donna, forse, che io abbia mai amato. Georgianna.
Le zanne di Xavier luccicano mentre sorride dall’altra parte del corridoio. Non mi ha mai perdonato per avergli portato via Georgianna, e ora vuole strapparmi questa lupa direttamente da sotto il naso.
Questa è mia, sembra dire il suo volto raggiante. Povera lupa. Xavier ha sempre rotto i suoi giocattoli. Se non per divertimento, per evitare che qualcun altro potesse goderne.
Stringo le dita attorno alla paletta. Quest’asta, l’apparizione di Xavier, la lupa che assomiglia al fantasma di Georgianna tornato in vita. È un complotto. È tutto costruito. Deve essere così. Troppe coincidenze.
Qualcuno sta tramando qualcosa. Se la mia progenie si è messa in combutta con Xavier, allora si sono ribellati oltre il limite del perdono. Le loro vite sono finite.
Ma se tutto questo è opera di Xavier soltanto, allora potrebbe essere interessante stare al gioco. Salvare la lupa. Portarla in sfilata davanti alla mia corte e attirare Xavier nella mia rete.
Come dice il detto? Tieniti vicini gli amici… e ancora più vicini i nemici.
Oh, sì. Le prossime settimane saranno molto divertenti. Mi appoggio allo schienale e alzo la paletta.