Capitolo quindicesimo
“Secondo me a questa storia ci stai prendendo gusto. Dimmi se sbaglio,” insinuò Albert tagliando la fetta di carne sanguinolenta che aveva nel piatto.
“Sto solo facendo lo stretto necessario. Niente di più.”
“Ah sì? Fingerti maresciallo dei carabinieri per raccogliere informazioni? Ti facessi pagare almeno…”
“Lo sto facendo per Maria e per...”
“Lo so, stavo scherzando, crucco. Hai un senso dell’umorismo pari a zero. Per questo mi diverte prenderti in giro.”
“Vaffanculo.”
“Appunto,” commentò il francese, soddisfatto di aver dimostrato la propensione dell’amico all’irascibilità. Sorseggiò il bicchiere di rosso toscano.
“Non mi avevi mai portato a mangiare qui. A cosa devo l’onore?”
“Nessun onore. È solo che avevo voglia di mangiare qualcosa di decente dopo gior
