A promettere questo esitò un po' ma, per non essere esclusa dal segreto principale, alla fine promise. Io, dopo un monte di preamboli, cominciai a raccontarle tutta la storia. Per prima cosa le dissi in che misura era stata lei a provocare tutto il doloroso contrasto tra suo figlio e me, col rivelarmi la sua storia e il suo nome di Londra; quando mi aveva vista tanto sbalordita, ecco qual era il motivo. Poi le dissi la storia e il mio nome, e le assicurai, con altre prove irrefutabili per lei, che io altri non ero, nè più nè meno, che la sua creatura, figlia sua, partorita da lei nel carcere di Newgate: quella stessa che col fatto di starle in pancia aveva salvato la vita a lei, e che lei invece, al momento d'esser deportata, affidò nelle mani dei taldeitali. Non è facile dire in che sbal