XI Di buon’ora, si compiacque nel vestirsi con cura delicata e minuziosa. Il gabinetto di toilette, uscito dalla fantasia estetica di Viviana Bell, col suo vasellame verniciato alla rustica, le sue grandi brocche di rame e la scacchiera dei suoi quadretti di maiolica, somigliava ad una cucina, ma ad una cucina da fata. Era rustico e meraviglioso al punto che la contessa Martin ebbe la sorpresa piacevole di credersi Cenerentola. Mentre la cameriera la pettinava, sentì Dechartre e Choulette che discorrevano insieme sotto le sue finestre. Rifece tutto ciò che aveva fatto Paolina, e scoprì arditamente quella linea della nuca, che aveva così bella. Si guardò un’ultima volta nello specchio, e scese in giardino. Nel giardino, piantato di tassi come un cimitero felice, Dechartre recitava dei ver