3. Il dolore le fece perdere conoscenza, alla fine. Venire sballottata su una sella dura, il sangue che le gocciolava dalla spalla, sotto l’ascella e tra i seni, il corpo del dhenesco dietro come un muro... tutti i muscoli doloranti e la testa leggera, che non riusciva a restare aggrappata alla realtà. Ripensò a sua madre, la vide accanto alla pentola, le erbe che bollivano sul fuoco, e il suo sorriso ogni volta in cui la guardava. A un certo punto il dhenesco rallentò. Si guardò attorno con aria tesa. Qualcosa non tornava. Le disse delle parole, ma Radina non capì. Un’ulteriore, vaga, preoccupazione si aggiunse a quelle che già aveva. Sua madre che pestava le radici, l’odore amaro nella loro piccola casa. La sua voce che parlava, dolce e allegra... Alla fine svenne e basta. Si risv