Dove sei Jenna? Dove sei? si chiese. Si riprese all’improvviso dal pensiero della giovane di colore e chiuse il fascicolo polveroso e stracolmo di documenti per concentrarsi sul caso del giorno: Rose Stakovsky, cameriera, alcolizzata, zitella, niente parenti. Il caso si presentava di una certa semplicità. Si infilò la giacca di pelle e mise in moto la fedele Cadillac dell’Ottantanove per fare un giro degli ospedali. Ci sarebbe voluta tutta la notte, ma non aveva voglia di andarsene a casa e tantomeno quella di dormire. Da quando aveva chiuso con la terza moglie il concetto di casa aveva assunto contorni poco entusiasmanti. L’aveva trovata a letto con un avvocato civilista, e non erano stati momenti piacevoli per nessuno dei tre. Al giovane avvocato era stata indicata la porta dell’abitaz