20. Quel giorno, durante l’orario delle visite, arrivò nell’ambulatorio di Alan Mainford un uomo incredibilmente alto. Aveva l’atteggiamento sprezzante di uno che voglia essere considerato pari per condizione sociale, e Alan conosceva troppo bene il tipo per giudicarlo in qualche modo singolare. Il suo problema era piuttosto banale: gli si era conficcata una spina di pesce nella gola. Eppure, se avesse dovuto sottoporsi a un’operazione di una certa gravità senza anestesia, non avrebbe certo potuto agitarsi di più. Disteso su un lettino che non riusciva a contenere per intero le sue lunghe gambe, richiedeva prudenza e attenzione, domandava informazioni sui ferri che sarebbero stati utilizzati, sull’entità del dolore che avrebbe avvertito, sui pericoli che avrebbe corso, sulla possibilità