CAPITOLO XXIV Che male le sarebbe potuto derivare da una visita in cima al colle, dove dimorava il signor Osmond? Nulla infatti poteva essere più incantevole di quella gita in un dolce pomeriggio, nel pieno fulgore della primavera toscana. Le due amiche uscirono in carrozza da Porta Romana, passarono sotto l’enorme soprastruttura che incombe sul bell’arco nitido del portale e lo rende nella sua semplicità imponente; e tra campi racchiusi fra alte mura, da cui traboccava la ricca fragranza degli orti in fiore, salirono fino alla piazzetta di forma irregolare, dove spiccava la lunga muraglia bruna della villa, occupata in parte dal signor Osmond. Isabel attraversò con l’amica una vasta e alta corte, immersa in una chiara ombra, mentre sopra di loro si distinguevano un paio di gallerie di