18. Il giovane sudra Sandokan, che di solito era sempre tranquillo al pari del suo fratellino Yanez, era diventato nervosissimo. Il suo sangue ardente di bornese gli bolliva nelle vene, benché egli fosse avanti negli anni. Abituato agli assalti impetuosi, invecchiato fra i colpi di scimitarra ed al fumo delle spingarde e dei cannoni dei suoi prahos, il formidabile pirata si trovava scombussolato di non aver trovata l’occasione di menare le mani. Camminava rapidamente, tormentando l’impugnatura della sua scimitarra e borbottando. Anche Tremal-Naik d’altronde non sembrava completamente calmo. Il dubbio di non poter liberare prontamente Surama, o di non trovarla nel palazzo del favorito del rajah, doveva scombussolare un po’ le loro formidabili fibre. Eppure erano uomini che avevano condot
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