Confidenze

1008 Words
La giornata è volata in fretta, per adesso stiamo svolgendo diversi compiti in classe e mi sento davvero stressata ma per fortuna ho al mio fianco i miei amici che mi fanno tornare il sorriso e riescono a distrarmi, come Flavia che per appunto oggi resta a pranzo da me, accade spesso che una delle due mangi a casa dell'altra, siamo praticamente come sorelle ormai, ci conosciamo da ben 8 anni, avendo fatto anche le medie insieme. Non ricordo un momento senza di lei da quando è entrata nella mia vita. Spero continui ad essere così anche negli anni avvenire perché la vorrò sempre accanto a me in ogni situazione. Magari non tutti credono nell'amicizia per via di brutte esperienze o delusioni ma bisogna fidarsi del cuore, ed il mio dice che vicine o lontane riusciremo sempre a trovare un modo per ritrovarci ed essere felici. Arrivate a casa lasciamo gli zaini nella mia stanza e ci rilassiamo guardando un po' di televisione sino a che mia madre non ci chiama per dirci che il pranzo è pronto. «Mmh che bontà, tua madre sì che sa come conquistarmi con il cibo» «Direi che in tutti questi anni mia madre abbia capito giusto qualcosina sui tuoi gusti» «Penso proprio di si» Le rivolgo un sorriso che ricambia. Finito di pranzare andiamo nella mia stanza per studiare, o almeno l'intenzione era quella ma ecco che i vari social network ci distraggono giusto un po'. «Ma guarda questa che foto si fa!» «...» «Cioè dai, sul serio si è messa in quella posizione per avere più likes?» «...» «Ei? Lara sei ancora fra noi?» Mi sventola una mano davanti la faccia, così alzo lo sguardo dal mio cellulare. «Umh? Oh, sisi ci sono. Dicevi?» «Io non credo..é Christian vero?» «Eh? Chi? No no» «No? Allora fammi vedere cosa stai facendo» Incrocia le braccia e mi guarda male. «Ok ok é lui, lo sai che ormai é una specie di rito messaggiare» «Un rito? Ok adesso sta diventando inquietante. Senti, smettila, io credo che sia più un: voglio messaggiare con te perché mi piace, perché sei una persona speciale e mi piaci tu, ecco» «Si. Certo. Convinta.» «Ne sono sicura, ho le prove» «Quali sarebbero queste prove?» «Sono tante, ti guarda sempre, ti sorride, cerca di incrociare il tuo sguardo, vuole sempre parlarti, starti vicino e poi..credo voglia semplicemente te» La guardo perplessa, non so cosa dire, forse ha ragione o forse no. «Lara ammettilo che a te piace ancora» «A me? Io innamorata di lui?? È il mio migliore amico,stai scherzando?» Lei alza un sopracciglio. «Innamorata? Ti sei incastrata da sola Lara» «Ma.. ok lo ammetto, penso di amarlo. Ti avevo detto che provavo qualcosa in più, ma pensavo mi sarebbe passata. Invece mi rendo conto che ogni giorno che passa è sempre peggio» «Non è affatto peggio, tu lo ami, non si sceglie chi amare, ci si innamora e basta» «E questa dove l'hai letta?» «Sono un poeta ecco la verità» Ci mettiamo a ridere e la abbraccio forte. «Ti voglio bene lo sai?» «Si Lara, anch'io te ne voglio, tanto. Sei la sorella che non ho mai avuto, essendo figlia unica» «Esattamente come lo sono io, per questo ci siamo trovate» Mentre mi abbraccia prende il mio telefono che avevo lasciato cadere sul letto. «Ei! Esiste la privacy!» «Non con me simpaticona. Ma tutti questi cuoricini e bacini? É possibile che questo ragazzo non si dichiara?» «Flavia, siamo amici, lui..lui prova solo amicizia nei miei confronti, sono io che mi illudo» «Io non credo che tu ti stia illudendo, dopo 5 anni si vede che siete davvero uniti e tenete uno all'altro» «Sei sempre così sicura di quello che dici, spero che tu abbia ragione» «Fidati» Così dopo aver finito la nostra chiacchierata e dopo aver per davvero studiato, decidiamo di uscire un po' con altre amiche, ci facciamo lasciare da mia madre in centro per fare un giro, entriamo in qualche negozio a dare un'occhiata ma non compriamo nulla. Dopo un'ora circa andiamo a piedi in un bar a bere qualcosa, si parla del più e del meno e verso le 20:30 arriva suo padre a prenderci. Così mi danno un passaggio verso casa e ci salutiamo dicendo che ci saremmo viste l'indomani a scuola. Quando arrivo la cena é pronta e mio padre è tornato da lavoro, così mangio e faccio due chiacchiere con i miei, di solito non parliamo molto, non siamo una di quelle famiglie che si racconta di tutto ma solo le cose che riteniamo essenziali, ad esempio non sanno della mia amicizia con Christian, semplicemente perché per loro maschio e femmina non possono essere amici a lungo, ad un certo punto qualcosa cambia, e a me piacerebbe che cambiasse davvero qualcosa tra me e Christian ma per adesso siamo davvero solo amici e non penso questa cosa cambierà. Mentre continuo a pensare mi sposto nella mia stanza e mi sdraio sul letto a leggere un libro, un'altra passione che mi lega a Flavia. All'improvviso vengo interrotta da un messaggio di Christian. Sai com'è, parli del diavolo.. «Ei miss» Mi si illuminano gli occhi. «Ciao Chris» «Che fai di bello?» «Leggo» «Cosa leggi?» «Cinquanta sfumature, il protagonista si chiama come te sai?» «Sono famoso, lo so, ma ti assicuro che non faccio quelle cose che leggi.» Il mio viso và a fuoco. Oddio. «Ma da quando ti interessa questo genere di libri? E poi inutile che ti senti tanto importante.» «Non mi interessano, sono io il protagonista no? L'hai detto tu. E comunque non mi ci sento importante, lo sono.» Fregata. Mi do un colpo sulla fronte. Lara concentrati o farai la figura della stupida. Perché vado sempre in tilt quando mi parla? «Io, io.. sempre al centro dell'attenzione.. tu sei scemo» «Tu sei scema, ti voglio bene lo sai?» «Da dove sbuca tutta questa dolcezza?» «In fondo lo sono anch'io sai, sei la mia migliore amica» Ecco, l'ha detto. La sua migliore amica, è tutto così imbarazzante, perché dovevo innamorarmi proprio di lui?
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