5 Rachel Mi girava la testa. Mi svegliai e mi ritrovai distesa all’interno di una specie di stazione medica. La stanza era spoglia, per usare un eufemismo. I miei compagni erano in piedi di fianco a me, spalla controllo spalla, mentre il terzo Prillon con indosso un’uniforme verde scura era in piedi vicino ai miei piedi. Sbattei le palpebre e i miei compagni si chinarono verso di me. “Sono sulla Terra?” “No, sei sulla Colonia,” disse Maxim avvolgendomi con qualcosa. “È andato tutto bene e ci hanno trasportati direttamente nell’unità medica, così che il dottore possa assicurarsi che tu stia bene. Due trasporti in un giorno possono essere provanti, e tu sei piccola e fragile.” Piccola? Fragile? Ero al di sopra della media in tutto: peso, altezza, misura di reggiseno e atteggiamento; e a