“Siamo un pianeta di esiliati. Non siamo più adatti alla vita del nostro pianeta natale. Come te, siamo stati intrappolati contro il nostro volere, per motivi che esulano dal nostro controllo. Comprendiamo la tua frustrazione, la tua paura.” Maxim fece un passo in avanti e le accarezzò la guancia. Lei non cedette al suo tocco, ma nemmeno si scostò. Era un inizio. “Va bene,” disse lei rilassando le spalle. “Facciamolo.” L’attesa mi tolse il respiro. Rachel sollevò il collare e se lo mise attorno alla gola. Si sollevò i capelli e agganciò le due estremità. Mi accorsi dell’istante esatto in cui quelle due estremità si chiusero. E, d’improvviso, sentii il nostro legame. Sentii lei. Rachel Afferrai la sottile strisciolina nera. Sembrava innocua come un pezzo di stoffa col quale avrei potut