Capitolo 2

1385 Words
Pov's Melissa Mi sveglio, a causa di un fascio di luce che penetra attraverso il vetro della finestra e mi arriva dritto al viso. Qualcuno ha spostato le meravigliose tende in tessuto pesante, che ogni sera metto davanti la finestra proprio per non svegliarmi in questo modo. Sbuffo per essere stata disturbata dal mio sonno, a causa del fascio di luce ed alla fine mi decido ad aprire gli occhi. Giro la testa verso destra e trovo il posto di Simon vuoto "Ma che ore sono?" chiedo a me stessa, parlando a voce alta. Torno a girare la testa verso sinistra e poggio lo sguardo sulla sveglia che ho sul mio comodino "Oddio è mezzo giorno!!" urlo e mi alzo di scatto correndo in bagno, mi lavo velocemente e torno in camera per cercare qualcosa da mettere. Apro l'armadio ed alla fine metto dei pantaloncini corti di jeans, una t-shirt viola con un gattino stampato sopra ed ai piedi metto un paio di ballerine bianche. Decido di truccarmi leggermente, così torno in bagno e prendo i trucchi, metto un filo di mascara, eyeliner e un filo di lucidalabbra sulle labbra, lego i capelli in una coda alta per stare più comoda. "Pronta! Ora chissà dov'è Simon!" esco da camera mia, scendo le scale e mi dirigo verso le cucine, entro dalla porta e trovo Olga, la cuoca del castello. E' una donna molto simpatica con i capelli corti e ricci, di colore nero, occhi castani, pelle olivastra e col sorriso sempre sulle labbra. E' bassina e si porta benissimo i suoi 60 anni, essendo una lupa. Vado a salutarla, dandole un bacio sulla guancia "Buongiorno Olga" le dico "Buongiorno bellezza" mi sorride "Cosa prepari di buono per il pranzo di oggi?" chiedo mentre la guardo che taglia una carota "Oggi c'è lo stufato e per secondo c'è il filetto di carne al sugo" dice Olga "Buono! Olga sai dirmi dov'è Simon?" le chiedo speranzosa e la vedo annuirmi "Certo, mi ha avvisata stamattina, poco prima che uscisse. E' andato da suo nonno" dice mentre continua a tagliare le verdure "Grazie mille. Vado a raggiungerlo, a presto Olga" la saluto ed esco dalle cucine. Passo per il salotto, fino a raggiungere la porta d'ingresso, la apro ed esco per poi richiudere la porta. E' una bellissima giornata, molto calda per essere agli inizi di ottobre, scendo le scale e mi dirigo verso casa di Giona e Daisy. Durante il breve tragitto molti vampiri mi fermano per strada salutandomi e per chiedermi come sto, dopo poco arrivo finalmente davanti casa di Giona, ha una magnifica casetta. Molto modesta come casa, a due piani. Il primo piano è composto in questo modo: appena si entra in casa ci si trova un piccolo atrio con le scale, sulla sinistra, che portano al piano di sopra mentre sulla destra c'è una porta che da l'accesso al salotto composto da un grande divano, due poltrone ed un tavolino da caffè giusto al centro tra il divano e le poltrone, difronte ad esso c'è un mobile a muro che sorregge la televisione e ci sono varie foto come decorazioni. In fine c'è un'altra porta sul muro sinistro che porta alla cucina e sala da pranzo, molto piccole come stanze ma accoglienti. Poi si passa al piano superiore, formato da un unico piano diviso in quattro porte, una è la stanza per la libreria, una per la cameretta di Ariana, una per la camera degli ospiti ed una per la camera da letto di Giona e Daisy. Suono alla porta e dopo pochissimi minuti sento aprire la porta e vedo spuntare da dietro essa, una testolina dai capelli castani chiari "Ehi piccolina, sei sola?" chiedo preoccupata mentre vedo Ariana tendermi la manina per farsi prendere in braccio, eseguo l'ordine entrando in casa e chiudo la porta "Ariana? Dove sei?" sento dire dalla voce di Simon e prima che possa rispondere, mi compare d'acanto mentre esce dalla porta del salotto "Piccola!" dice sorpreso "Ehi, ciao Simon" dico sorridendo mentre faccio scendere Ariana che ha iniziato a scalpitare "Dormito bene?" chiede Simon divertito ed io annuisco arrossendo "Si ma potevi svegliarmi stamattina!" dico facendo finta di rimproverarlo "Dormivi beatamente amore, per un giorno che ti svegli tardi non muore nessuno" dice lui abbracciandomi "Lo so, ma ho molte cose da fare!" dico sospirando mentre mi rilasso tra le sue braccia "Dove sono Giona e Daisy?" chiedo subito dopo "Sono andati a fare la spesa, tra poco tornano. Ci hanno invitati a pranzo" dice Simon mentre entriamo in salotto per raggiungere Ariana che sta bellamente seduta sul divano a guardare i cartoni "Ah, c'è una cosa che devi sapere. . ." riprende a dire Simon mentre mi guarda un po' agitato "Dimmi" dico cercando di restare calma "I miei hanno già spifferato tutto a mio nonno è Daisy" dice ed io sospiro "Ottimo. . ." dico guardandolo mentre sprofondò nel divano "Ho già parlato con loro, hanno promesso che non ti stressare no ma vogliono sapere com'è andata tra noi" dice ed io annuisco "Va bene, non hanno tutti i torti. E' giusto che vogliono sapere" dico sentendomi stanca. E' iniziata bene la giornata! "Vado a chiamare mamma sennò rischio di non sentirla nemmeno oggi" dico a Simon mentre mi alzo e col telefono in mano mi dirigo al piano di sopra, cerco il numero di mamma tra i contatti e avvio la chiamata -Pronto? Piccola mia?! -Ehi mamma, come stai? le chiedo sorridendo mentre entro nella libreria -Tesoro, io sto bene. Ma ti sento un po' strana, è successo qualcosa? Tu stai bene? chiede mamma preoccupata -No mamma, non è successo nulla tranquilla e sto bene. Sono solo un po' stanca. Le dico sospirando mentre vado a sedermi su una delle tante poltrone che ci sono -Riposa, ultimamente sei sempre impegnata. Lavori troppo. -Tranquilla. . . le dico -Come vanno le cose con Simon, Caleb e Jessica? chiede -Tutto bene mamma, a casa? Come vanno le cosa? -Bene piccolina, si sente la tua mancanza. . . dice sospirando -Presto ci rivedremo, tranquilla. Ora devo andare che sono a casa di Giona e Daisy. Le dico non appena vedo Simon entrare dalla porta - Va bene Meli, saluta tutti. dice mamma prima di riattaccare. Sospiro e chiudo gli occhi, rilassandomi sulla poltrona "Che succede?" chiede Simon inginocchiandosi d'avanti a me "Nulla, ti saluta mamma" dico restando con gli occhi chiusi "Amore che hai? Non ti ho mai vista così!" dice preoccupato guardandomi mentre mi prende la mano e la stringe tra le sue "Sono solo un pò stanca, non è nulla Simon tranquillo" dico aprendo gli occhi anche se a fatica e lo guardo "Hai le tue cose?" mi chiede Simon guardandomi ma scuoto la testa in senso negativo "No, ho avuto il ciclo la settimana scorsa amore" dico a fatica mentre torno a rischiudere gli occhi "Hai gli occhi lucidi, più del solito. Fammi vedere se hai la febbre" dice Simon mentre avvicina la sua mano destra alla mia fronte "Si, hai la febbre" dice dopo poco "E' impossibile" dico meravigliata "Aspetta qui, vado a prendere il termometro" dice incamminandosi verso la porta "Va bene" dico in un sussurro. Dopo pochi minuti vedo rientrare Simon "Eccomi" mi passa il termometro ed io lo metto sotto il braccio "Ho avvisato mio nonno e Daisy che probabilmente hai la febbre" dice Simon "Sto bene Simon, non serviva che li avvisavi. Possiamo benissimo aspettare che finiscano di fare la spesa!" dico sbuffando "Sono già tornati da più di dieci minuti quindi tranquilla. Hanno già fatto la spesa" dice lui guardandomi "Va bene" dico e gli passo il termometro "38.5 °C" dice Simon sospirando "Dai vieni, ti porto nel letto così riposi" continua a dire mentre si avvicina a me per prendermi in braccio "Dove mi porti? Dobbiamo andare a pranzo! Tuo nonno e Daisy ci hanno invitati, ti ricordi?!" dico guardandolo "Ti porto a riposare nella camera degli ospiti. Quando starai meglio poi pranzeremo con loro!" dice Simon mentre mi porta nella camera degli ospiti e mi stende sul letto "Mi porti un bicchiere d'acqua fredda, per favore?" chiedo sbadigliando mentre chiudo involontariamente gli occhi "Si, torno subito con l'acqua" annuisco e mi copro per bene con le coperte mentre cado in un sonno profondo senza volerlo.
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