— Ragazza! — gridai. — Cosa fai qui? Credevo che fossi andata nella grotta, come ti avevo detto di fare. Sollevò la testa e lo sguardo che mi rivolse mi tolse tutta la maestosità e mi fece sentire più simile al custode del palazzo – se i palazzi hanno custodi. — Come mi hai detto di fare! — gridò, battendo il piede. — Faccio come mi pare. Sono la figlia di un re, e inoltre ti odio. Ero sbalordito: questo era il ringraziamento per averla salvata da Jubal! Mi girai e guardai il cadavere. — Forse ti ho salvato da un destino peggiore, vecchio mio — dissi, ma immagino che Dian non se ne accorse, perché non sembrò notarlo affatto. — Andiamo nella mia grotta — dissi, — sono stanco e affamato. Lei mi seguì restando un passo dietro di me, nessuno dei due parlava. Io ero troppo arrabbiato, e le