Si era alzata in piedi e mi guardava dritto negli occhi con sguardo fisso. — Non ti credo — disse lei, — perché se avessi voluto farlo, l’avresti fatto quando gli altri erano presenti per testimoniare – allora sarei stata veramente la tua compagna; ora non c’è nessuno che ti veda, perché sai che senza testimoni il tuo atto non ti lega a me — e ritirando la sua mano dalla mia si voltò. Provai a convincerla che ero sincero, ma non riusciva a dimenticare l’umiliazione che le avevo inflitto in quell’altra occasione. — Se sei convinto di tutto quello che dici, avrai ampie possibilità di dimostrarlo — disse lei, — se Jubal non ti cattura e non ti uccide. Sono in tuo potere, e il trattamento che mi riserverai sarà la migliore prova delle tue intenzioni nei miei confronti. Non sono la tua compa