XVI Gli orrori d’una prigione Rimessisi in piedi, Turner, John e Giorgio, approfittando di quel po’ di luce che ancora rimaneva e che non doveva tardare a spegnersi per ripiombarli in una spaventevole oscurità, si erano precipitati verso i grossi involti, strappando rabbiosamente gli stracci e le pelli che li avvolgevano. Ogni involto conteneva un indiano, già in avanzata putrefazione, colla testa forata da una palla. Attraverso i buchi già dei vermi cominciavano a brulicare divorando i cervelli. — Sono gli uomini che noi abbiamo uccisi intorno al big-tree — disse Turner, retrocedendo inorridito. — Noi colpiamo sempre alla testa. — Che spaventevole supplizio ha inventato quella donna!... — gridò John, cacciandosi disperatamente le mani nei capelli. — È orribile!... È orribile!... Har