XIV Nelle mani di Minnehaha Un salto di soli cinque metri, per uomini rotti a tutti gli esercizi ginnastici, non doveva avere conseguenze di sorta, tanto più che il terreno che circondava il colosso era diventato elastico, in causa dei numerosi strati di pinon accumulatisi da secoli e secoli. I quattro avventurieri, attraversata di volo la nuvolaglia pestifera, quantunque un po’ storditi ed un po’ asfissiati, si trovarono tutti insieme dinanzi all’entrata della tana del grizzly, tramutata in una vera fornace. Erano stati veduti dagl’indiani saltare a terra? Non se lo chiesero nemmeno. Respirata una grande boccata d’aria pura, si erano scagliati attraverso la foresta correndo come lepri. Un urlìo feroce li avvertì subito che le pellirosse non dormivano, anzi che facevano buona guardia