VIII Il palo della tortura Quei preparativi erano appena terminati, quando comparve Minnehaha, seguìta dal vecchio Nube Rossa armato del suo inseparabile calumet sempre fumante, e da una mezza dozzina di megere rugose e scarmigliate, delle squaw poco simpatiche e che probabilmente dovevano servire come medichesse e come infermiere, non essendovi al campo nessun stregone. Quelle brutte orche portavano in mano delle torce d’ocote che facevano roteare minacciosamente, lanciando in aria fasci di scintille. Nel medesimo tempo i cinquanta o sessanta indiani, dopo d’aver radunati in fasci i loro winchesters, manovra che avevano appresa dai larghi coltelli dell’ovest, ossia dagli americani, avevano formato intorno al palo della tortura un ampio cerchio per cominciare la danza della morte. Qua