8.

3126 Words

8. L’autista lo riportò a casa di Skye alle quattro del pomeriggio. Pete si sentiva a pezzi, ma anche incredibilmente sollevato. Il dottor Christiansen l’aveva trattato come un essere umano, gli aveva parlato di quello che intendeva fare, gliel’aveva spiegato in termini quasi comprensibili e aveva continuato a chiacchierare in tono tranquillo per tutta l’operazione, che si era svolta in anestesia locale. Alla fine Pete era tornato a casa di Skye con un grosso tutore nero al tallone e alla caviglia, che tuttavia gli permetteva di camminare, anche se molto lentamente e sentendo un po’ male. Al polso aveva una specie di bracciale di resina rossa e un tutore che lasciava libere tutte le dita della mano. Aveva anche due nuove stampelle, molto più leggere, resistenti e aggraziate. «Mh, wow. T

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