9.

513 Words

9.“Chi c’è?” Nessuna risposta. Forse era Mario, a volte scendeva nel seminterrato a controllare la caldaia. Già. Non conosceva altri colleghi, che per quanto zelanti, entrassero in archivio a quell’ora. Perché le impronte erano dirette proprio là, al magazzino audiovisivo di solito chiuso a chiave. Non era chiaro se fossero maschili o femminili, ma erano impronte di stivali. E con il tacco. Sapeva che cos’avrebbe dovuto fare. Chiamare l’ascensore e tornare su, salutare Mario con la solita battuta sul Toro, e poi saltare sulla sua fida bicicletta e tornarsene a casa. Alzò le spalle. In fondo, dare un’occhiata non gli sarebbe costato nulla. E il 31 avrebbe raccontato l’aneddoto thriller agli ascoltatori di Hollywood Party per farsi insieme quattro risate. Seguì le impronte, finché non r

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