34.

1432 Words

34.“Che cosa...” Aguzzò lo sguardo: era proprio lei. Indossava la solita cappa oscura e si muoveva lungo il pavimento a scacchi come un fantasma. Susanna posò il bicchiere sul tavolo, e si ripromise di non toccare alcol per tutto il resto della sera. La dama la ignorò, e si diresse dritta verso D’Anza. Si tolse il cappuccio, e una cascata di capelli neri simili a boccoli le ricadde sul viso. Poteva avere dai venti ai quarant’anni, ma a giudicare dagli occhi grandi e vellutati che pulsavano sull’ovale color latte avrebbe potuto averne anche cento o duecento: una moderna Elizabeth Bathory riuscita a conservarsi giovane e fresca non si sa con quale oscura alchimia. D’Anza riempì un calice e glielo porse. “Cynthia, mia cara” mormorò. “Sarei lieto se ti unissi al nostro gioioso banchetto.”

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