24.Susanna salì sull’Intercity per Torino e passò più volte in rassegna le eliografie fotografate con il cellulare a casa di Scavia. Quelle immagini bizzarre illuminate dalla vampa violacea del crepuscolo assumevano un che di perverso, e le suscitavano un forte senso di déjà vu. Si interrogò su dove poteva averle viste in precedenza, forse in qualche libro o giornale, ma non riusciva a focalizzare. Fissò distratta le piatte risaie del vercellese quando all’improvviso le venne un flash: i quadri mostruosi, incastonati nel corridoio di legno scuro, alla Galleria D’Anza! Ecco doveva aveva visto roba simile, alla retrospettiva La fanciulla, la morte e il diavolo su Lorenzo Alessandri, il mercoledì precedente. Anzi, era molto probabile che il Pittore nominato da Scavia fosse proprio lui, Ale