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Milano, 24 ottobre 2015“Nardo Bonomi? Certo che l’ho conosciuto, ragazzina...”
Susanna sorrise al distinto signore canuto dallo sguardo luminoso. Sedevano sul divano di camoscio del suo studio, un’ampia sala dalle pareti di legno chiaro abbellita da quadri e fotografie.
“La ringrazio per il ragazzina, ma ho quasi trent’anni.”
“È il tuo sorriso da sognatrice” rispose Mimmo Scavia. “Senza contare che io ne ho ottantacinque passati, e mi sento ragazzino ancora oggi, specie quando dipingo.” Poi aggiunse: “Ma dimmi, che cosa volevi sapere di Bonomi?”
“Più che di Bonomi, mi interessa sapere di Sortilegio” Susanna si augurò che il suo viaggio fino a Milano non fosse stato inutile.
“Ah.” L’uomo si rabbuiò. “E perché ti interessa proprio quel film?”
“Sto facendo delle ricerche per un lav
