«No, non lo sapevo». Mi lanciò una lunga occhiata. «Purtroppo non basterà una figlia in meno da mantenere per salvare noi. Saprete senz’altro che abbiamo dei grossi debiti». «L’ho sentito dire. E considerando l’importanza e l’influenza della vostra casata non dubito che siano debiti di tutto rispetto». Arnaut si permise un sorriso storto. «Per così dire. Ora il mio primogenito è in mano inglese, il secondo non può più combattere. Le prossime campagne non vedranno le insegne degli Chauvigny... se poi ci saranno altre campagne». Mi limitai a un vago suono d’assenso. Azincourt era stata una bella mazzata per la Francia, il re era pazzo, metà dei nostri nobili prigionieri in Inghilterra e i rimanenti combattevano tra loro. Il futuro non sembrava molto roseo. «I miei nipoti sono tutti mala