15. Fu all’inizio dell’autunno che sollevai con lei l’argomento del suo futuro. Eravamo nel mio salotto personale e un servitore ci aveva portato della tisana calda e delle coperte da stenderci sui piedi. Il fuoco bruciava nel camino e l’aria aveva un buon odore di legna e camomilla. «Marie» cominciai «Hai ventiquattro anni…» Io ne avevo cinquantacinque, l’ho già detto e ripetuto, e quella mattina mio figlio mi aveva sconvolto chiedendomi a bruciapelo se per caso mi portavo a letto la mia protégée, come si vociferava. Il fatto che non fosse del tutto certo che non fosse così mi aveva molto infastidito. «Non voglio romperti le scatole, ma potresti gentilmente dirmi quando hai intenzione di sposarti? Non sei più in lutto e i giovanotti che ti ronzano intorno non mancano, ma ne hai già l