Guardò ancora in giro per la mensa. Quasi tutti erano brutti e sarebbero stati brutti anche se si fossero vestiti in modo diverso che con le tute azzurre. In un angolo lontano dello stanzone, seduto da solo a un tavolo, un omettino che somigliava stranamente a uno scarafaggio se ne stava bevendo la sua tazza di caffè mentre gli occhietti lanciavano a destra e a sinistra occhiate sospettose. Era fa cile, pensò Winston, se ci si fosse astenuti dal guardarsi attorno, credere che il tipo fisico che il Par tito riteneva ideale (giovani alti e muscolosi, ragazze dal seno poderoso, tutti biondi, pieni di vita e di energia, abbronzati dal sole, senza preoccupazioni) esistesse davvero e persino che fosse il predo minante. Veramente, per quanto poteva giudicar lui, la maggior parte della gente di