5 Nella mensa sotterranea, la coda per la colazione si muoveva lentamente sotto il soffitto basso. Il locale era già pienissimo, e assordante il fracasso che vi regnava. Dallo sportello del banco veniva fuori il vapore delle caldaie convogliando seco un acidulo odore di metallo che non riusciva a di sperdere completamente i fumi del Gin della Vittoria. In fondo al locale c'era un piccolo bar, appena un buco nella parete, dove si poteva avere gin a dieci centesimi il bicchiere grande. «Proprio l'uomo che andavo cercando» disse qualcuno alle spalle di Winston. Si voltò di scatto. Era l'amico Syme, che lavorava nel Reparto Ricerche. Forse “amico” non era la parola più esatta. Non si avevano amici, allora, si avevano camerati: ma c'erano camerati la cui compagnia era più piacevole che quel