Capitolo cinque Sasha Maxim si alzò per primo, svegliandomi coi suoi movimenti. Feci finta di dormire. Non so perché: forse perché non ero pronta ad affrontarlo. Non dopo la sera precedente. Ero crollata davanti a lui. Mi aveva baciata. Al buio, almeno. Non avevo dovuto guardare il suo bel viso dopo che aveva visto così tanto di me. Della vera me, intendo. Non solo della me nuda. Lo sentii aprire la doccia e mi venne voglia di correre. Letteralmente – facevo jogging mattutino – ma anche emotivamente. Non stavo scappando da Maxim in modo permanente. Non avrebbe portato a niente. Lui controllava i soldi miei. E di mia madre. Avrei voluto essere in grado di dire che ero una di quelle che faceva il dito medio ai soldi e se ne andava, ma non vi ero pronta. E mia madre aveva bisogno che