CAPITOLO SETTE Avery tornò al quartier generale dell’A1 mezz’ora più tardi. Una volta entrata, non prese l’ascensore fino al suo ufficio. Invece rimase al primo piano e si incamminò verso il fondo dell’edificio. Era già stata lì, quando le era stato ordinato di parlare con Sloane Miller, la psicologa del dipartimento, durante il suo ultimo difficile caso, e aveva avuto su di lei un effetto che ancora non aveva compreso appieno. Ma in quel momento stava andando dalla psicologa per altri motivi… per avere accesso alla mente dell’assassino. Essendo nel suo elemento, quella visita le sembrò più rilassata. Arrivò all’ufficio di Sloane e fu sollevata di trovare la porta socchiusa. Sloane non aveva un’agenda di appuntamenti vera e propria, per le forze dell’ordine era più una risorsa del tipo ‘