VI.D’Artagnan sui quarant’anni. Ohimè! dopo l’epoca in cui, nel nostro romanzo dei Tre Moschettieri, lasciammo d’Artagnan in via dei Fossoyeurs (dei beccamorti), al N. 12, erano passate molte cose, e soprattutto molti anni. D’Artagnan non aveva fallito alle circostanze, ma sibbene le circostanze a lui. Finchè aveva avuti attorno gli amici era rimasto nella sua gioventù e nella sua poesia: era una di quelle indoli ingegnose e fini che facilmente s’immedesimano con le qualità altrui: Athos gli dava della sua grandezza, Porthos del suo estro, Aramis della sua eleganza. S’egli avesse seguitato a vivere con quei tre sarebbe divenuto un uomo superiore. Fu il primo Athos a lasciarlo, per ritirarsi nella piccola tenuta che aveva ereditata dalla parte di Blois; il secondo Porthos, per isposare l