CAPITOLO DICIASSETTE Caitlin sedeva sul sedile posteriore del taxi straniero, mentre si faceva largo tra le strette strade di Parigi, sotto la pioggia battente. Era stato un lungo e brusco tragitto in taxi dall'aeroporto, e lei non era riuscita proprio a chiudere occhio in aereo. Aveva dormicchiato una o due volte, ma era stato un sonno troppo rapido, composto da rapidi incubi che la costrinsero a svegliarsi subito, determinata a non addormentarsi di nuovo. Ora era esausta, mentre proseguivano di isolato in isolato, setacciando le strade alla ricerca della libreria. Era l'alba e lei poté a malapena vedere fuori dal finestrino. Giravano intorno a quel piccolo gruppo di isolati da quasi un'ora, e Caitlin stava cominciando a perdere la speranza. Aveva di continuo questionato con il taxista,