CAPITOLO SETTE La Esben Technologies era nascosta tra altri palazzi dall’aria comune a circa due chilometri e mezzo dal Prudential Center, l’intero quartiere essenzialmente una fila di edifici grigi senza alcun segno distintivo. La Esben Technologies occupava il palazzo centrale, che sembrava identico a quelli circostanti, e non aveva per niente l’aria del laboratorio. Mentre Avery entrava insieme a Ramirez, notò che l’ingresso era costituito da poco di più di un magnifico parquet, illuminato dal sole del mattino che si riversava all’interno da un lucernario posto in alto. Vicino alla parete interna si trovava un’enorme scrivania. A un capo, una donna stava scrivendo a computer. All’altro, un’altra receptionist stava compilando un modulo di qualche tipo. Quando Avery e Ramirez entrarono,