3. A me successe al terzo giorno della prima settimana. Mi chiamarono dallo studio Kline e mi dissero che una macchina sarebbe passata a prendermi quella sera alle dieci. Mi chiesero di vestirmi bene, ma non in modo vistoso. Non era un problema. Se c’è una cosa che alle modelle non manca, sono i vestiti. Dopo gli shooting spesso ti lasciavano tenere qualche abito e alla fine ti trovavi con il guardaroba pieno senza bisogno di comprare niente. Era uno degli aspetti positivi del lavoro. Il mio nuovo lavoro, d’altronde, sembrava avere un solo aspetto positivo: la paga. Era un aspetto positivo di tutto rispetto, per cui cercai di mettermi carina, ma senza assomigliare a una zoccola. Un SUV mi passò a prendere alle dieci di sera. Non avevo mangiato, ero troppo agitata. L’autista, un tizio