II Il Buco dei TopiIl lettore ci permetterà di ricondurlo in place de la Grève, dalla quale ci siamo allontanati ieri con Gringoire per seguire l’Esmeralda. Sono le dieci del mattino. Si intuisce che è l’indomani di un giorno di festa. Il selciato è coperto di avanzi, nastri, stracci, piume di pennacchi, gocce di cera dalle fiaccole, briciole della baldoria pubblica. Parecchia gente va bighellonando in giro, rimuovendo con il piede i tizzoni spenti dei falò, estasiandosi davanti alla Maison-aux-Piliers, ricordando i begli addobbi del giorno prima e guardandone oggi i chiodi, ultimo piacere. I venditori di sidro e birra fanno rotolare i loro barili fra i capannelli di persone. Alcuni passanti indaffarati vanno e vengono. I mercanti chiacchierano e si chiamano dalla soglia delle botteghe. T