II Questo ucciderà quelloLe nostre lettrici ci perdoneranno se ci fermiamo un momento per cercare quale potesse essere il pensiero che si celava sotto le enigmatiche parole dell’arcidiacono: Questo ucciderà quello. Il libro ucciderà l’edificio. Secondo noi, quel pensiero aveva due facce. Era innanzitutto il pensiero di un prete: era il timore del sacerdozio di fronte a un elemento di novità, la stampa; era il terrore e lo sbalordimento dell’uomo di chiesa di fronte al torchio luminoso di Gutenberg. Erano la cattedra ed il manoscritto, la parola parlata e la parola scritta, che si allarmavano per l’arrivo della parola stampata; qualcosa di simile allo stupore di un passerotto che vedesse l’angelo della Legione dispiegare i suoi sei milioni di ali. Era il grido del profeta che sente il rum