“Ve l’ho detto. Sono una giornalista. Pagano un sacco di soldi per le storie della Colonia.” “Prova ancora, Lindsey. Noi non ce la beviamo questa storiella.” A parlare era Rachel, la compagna di Maxim. Aveva le braccia conserte e uno sguardo che conoscevo. Come me, veniva dalla Terra. Come me, aveva un accento americano. Ma, a differenza mia, qui lei sembrava essere felice. Indossava un’uniforme verde scuro – avevo imparato che quel colore voleva dire che lavorava come medico. Quando era ancora sulla Terra, Rachel lavorava come biochimica, o qualcosa del genere. Qualcosa con fin troppa scienza e matematica per i miei gusti. Purtroppo, era intelligentissima e io mi sentivo come una scolaretta in castigo. Temevo che potesse capirmi come un libro aperto. E il modo in cui mi guardava Kiel di