5. La causa per cui stavano raccogliendo fondi forse era buona, Ayden non lo sapeva, perché non si ricordava quale fosse. La colazione si teneva nella casa e nel giardino di un’imprenditrice del settore immobiliare, una che aveva agenzie in tutto il Regno Unito. E la casa era all’altezza delle aspettative, Ayden doveva ammetterlo. Molto tradizionale, molto britannica, molto da rivista d’arredamento. Grande senza essere enorme, sfoggiava poltrone panciute e tappeti orientali su un parquet che, Ayden non si vergognava ad ammetterlo, destava la sua invidia. Assi di quercia o di qualche altro legno nobile, con una sfumatura tra il rosso e il miele e una venatura divina. «Ayden, hai perso qualcosa?» giunse la voce non più giovanissima di Cinthia McDuvall, la moglie del McDuvall delle acciaie