«Sono felice di vedervi!», disse infine. Il giovanotto, che aveva intanto girato la testa attorno, parve trafitto dallo stupore. «Oh!», disse: «mi avete parlato di “qualche” quadro». Soames notò, con un misto di sensazioni diverse, che aveva indirizzato quest’osservazione alla copia dell’affresco di Goya. «Sì», disse secco, «ma quello non è un vero Goya. È soltanto una copia. L’ho fatta fare perché mi parve che assomigliasse a mia figlia». «Per Diana! Mi è parso di riconoscere il suo volto. È qui?» La sincerità del suo interesse disarmò Soames quasi completamente. «Arriverà dopo il tè», disse. «Vogliamo fare un giro e guardare i quadri?». E Soames cominciò quel giro che non lo stancava mai. Non si aspettava una grande intelligenza da quel giovanotto che aveva scambiato una copia pe