GoyaLa colazione era finita e Soames salì nella galleria dei quadri nella sua casa presso Hapledurham. Si sentiva in uno stato d’animo che Annette definiva “di dispetto”. Fleur non era ancora tornata. L’aspettava il mercoledì; aveva telegrafato che sarebbe arrivata il venerdì; poi il venerdì aveva telegrafato di nuovo che sarebbe arrivata la domenica, nel pomeriggio; e, quando mancava lei, tutta la sua casa, con la zia Winifred, e i cugini Cardigan e monsieur Profond, pareva vuota e insipida a Soames. Si fermò di fronte al suo Gauguin – la spina più dolorosa della sua intera collezione. Aveva comprato quel brutto e grosso quadro, insieme con due Matisse della prima maniera, ancora prima della guerra, per il gran parlare che s’era fatto intorno ai post-impressionisti. Si stava chiedendo se