A Robin HillJolyon Forsyte aveva trascorso il diciannovesimo compleanno di suo figlio a Robin Hill, tranquillamente, mettendo in ordine i propri affari. Ora faceva tutto con molta calma, perché il suo cuore era malato, e, come tutti i membri della sua famiglia, non poteva sopportare l’idea di morire. Non l’aveva mai compreso così bene come il giorno in cui, due anni prima, era andato da un dottore, accusando certi sintomi, e si era sentito dire: «Da un momento all’altro, al primo sforzo eccessivo». Aveva accolto queste parole con un sorriso – la reazione naturale dei Forsyte contro le verità spiacevoli. Ma, tornando a casa, aveva risentito quei sintomi, molto più forti, e aveva perfettamente compreso la sentenza che pendeva su di lui. Lasciare Irene, il suo ragazzo, la sua casa, il suo l