PrefazioneA cura di Pia Barletta
Qualcuno, non so chi, ha detto che la Prefazione è quella cosa che si scrive dopo, si mette prima e non si legge né prima né dopo. Io spero che non sia così, perché per introdurre il testo che avete tra le mani occorre fare un passo indietro.
Tommaso Santini, alias il Risolutore, nasce dalla mente di Carlo Santi con un compito ben preciso: trovare il Quinto Vangelo e impedire che cada nelle mani sbagliate. Il Risolutore è determinato, forgiato da anni di duro allenamento e da tecniche di meditazione, non teme i pericoli né tantomeno l’ignoto e si avvale della collaborazione di un team di alto profilo. Di bell’aspetto, particolare che non guasta mai, è devoto alla sua religione e, purtroppo per le donne che lo circondano, votato alla castità.
Nel Quinto Vangelo l’abbiamo visto impegnato a far riconoscere la possibilità dell’esistenza, oltre a un Santo Padre, di una Santa Madre. Congettura che, se mai un giorno dovesse essere supportata in qualche modo, rivoluzionerebbe il concetto di patriarcato che vige nella nostra religione.
Con la Bibbia Oscura prendono corpo ipotesi ancora più azzardate che ci catapultano tra personaggi inquietanti, dove tutto avviene tra rocambolesche avventure e colpi di scena degni dei grandi maestri del thriller. La tanto ambita Bibbia potrebbe essere passata tra le mani di Hitler, di Leonardo da Vinci, di Napoleone Bonaparte o, addirittura, di Nostradamus e anche qui, se fosse vero, si spiegherebbero molte delle profezie più chiacchierate al mondo.
Cosa possiamo aspettarci con L’Arca dell’Alleanza sulla quale si è detto e si è scritto tutto, si sono girati documentari e film famosi? La verità è ancora tutta da scoprire, probabilmente nessuno riuscirà a squarciare il velo di mistero che l’ammanta e le teorie che la riguardano, da quelle storiche alle più fantasiose, sono destinate a restare tali.
L’Arca dell’Alleanza non è l’invenzione di un trovatore medievale, come il Sacro Graal, ma un manufatto realmente esistito che ha lasciato moltissime tracce del suo passaggio. È un dato di fatto, sebbene ci sia, e sempre ci sarà, qualche pensiero scettico che tenterà di declassarla al ruolo di leggenda, forse perché non rientra nel concetto di “uomo evoluto”.
Ebbene, in quest’opera Carlo Santi ha riversato non solo tutta la passione profusa nelle precedenti, ma anche tutto il suo impegno di scrittore attento e scrupoloso: il risultato è un lavoro di narrativa “sui generis” che richiede al lettore, pagina dopo pagina, una partecipazione emotiva che via via si fa sempre più speculativa.
Frutto di un immane lavoro di ricerca, questo romanzo-saggio mescola, abilmente, storia e leggenda, leggi fisiche e pensiero magico, intrighi politici e poteri divini, architettura e geometrie sacre, in un sapiente dosaggio dove il tocco dell’artista si ravvisa nelle sfumature che stimolano la fantasia del lettore. Nonostante la mole di informazioni e riferimenti, però, l’autore riesce a calamitare l’attenzione fino all’ultima pagina grazie allo stile fluido e veloce che lo contraddistingue e al plot narrativo che vede ancora una volta il Risolutore al centro di adrenaliniche e mirabolanti avventure.
Santini ci conduce in un viaggio intorno al mondo: partendo dall’italianissima città di Teolo ci fa attraversare i palazzi del Vaticano, per poi farci giungere nella magica Etiopia dove, si dice, l’Arca dell’Alleanza è in attesa di un’anima pura, degna di posarvi lo sguardo.
Dio ci ha donato l’Arca perché ne facessimo buon uso, ma l’arroganza e la sete di potere di alcuni hanno fatto sì che, a prescindere dalla religione che professiamo, ci fosse preclusa. Eppure, dopo aver letto qui di suoni, di canti e di vibrazioni in grado di sprigionare immensa energia propulsiva, un dubbio ci assale: perché ci è tanto difficile padroneggiare un così grande potere?
Super partes, Carlo Santi lascia a noi trarre le conclusioni.
“Nuvole e oscurità la circondano, giustizia ed equità sono le basi del suo trono.
Un fuoco la precede e consuma i suoi nemici d’ogni intorno.
I suoi lampi illuminano il mondo.
La terra la vede e trema.
I monti si struggono come cera alla presenza dell’Eterno…”
(Salmi 97: 2-5)