Così parlava, nel profondo della sua coscienza, chino su quello che si potrebbe chiamare il suo abisso. S’alzò dalla sedia e si mise a camminare per la stanza. “Suvvia!” disse. “Non pensiamoci più: ecco presa una risoluzione!” Ma non ne provò alcuna gioia; anzi! Non si può impedire al pensiero di tornare ad un’idea, più di quanto non si possa impedire al mare di tornare ad una sponda. Per il marinaio, questa faccenda si chiama la marea; per il colpevole, essa si chiama rimorso. Dio solleva l’anima come l’oceano. Di lì a poco, per quanto facesse, riprese quel triste dialogo in cui era sempre lui a parlare e ad ascoltare, per dire quel che avrebbe voluto tacere, per ascoltare quel che non avrebbe voluto sentire, cedendo a quella potenza misteriosa che gli diceva: “Pensa!” come, duemila ann