CAPITOLO VII Il viaggiatore prende le sue precauzioni per ripartire Eran quasi le otto di sera, quando la carrozzella che abbiamo lasciata per strada entrò sotto il portone dell’albergo della Posta, ad Arras. L’uomo che abbiamo seguito fino a questo punto ne discese, rispose con aria distratta alle premure del personale dell’albergo, rimandò il cavallo di rinforzo e condusse il cavallino bianco nella scuderia. Poi spinse la porta d’una sala di bigliardo al pianterreno, vi si sedette ed appoggiò i gomiti su un tavolo: aveva impiegato quattordici ore in quel percorso che contava di fare in sei. Per rendere giustizia a se stesso, riconosceva che la colpa non era sua; ma in fondo non ne era spiacente. Entrò la padrona dell’albergo. “ Il signore desidera dormire? Cenare?” Egli chiese: “