CAPITOLO III

1359 Words

CAPITOLO III Due sventure congiunte formano la felicità Il giorno dopo, sul fare del giorno, Jean Valjean era ancora vicino al letto di Cosette. Attese, immobile, e la guardò svegliarsi. Qualcosa di nuovo gli stava entrando nell’anima. Egli non aveva mai amato nulla e da venticinque anni era solo al mondo; non era mai stato padre, amante, marito od amico, e in prigione era cattivo e tetro, casto, ignorante e selvatico. Il cuore di quel vecchio forzato era pieno di verginità. La sorella ed i figli della sorella gli avevan lasciato solo un ricordo vago e lontano, che aveva finito per svanire quasi interamente; aveva fatto ogni sforzo per ritrovarli e, non essendo riuscito, li aveva dimenticati. La natura umana è fatta così. Le altre tenere emozioni della sua gioventù, se pur ne aveva av

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