CAPITOLO V La preghiera Pregano. Chi? Dio. Che vuol dire questa frase, pregar Dio? V’è un infinito all’infuori di noi? E non è questo infinito uno, immanente e permanente? Non è necessariamente sostanziale in quanto se la materia gli mancasse, sarebbe limitato; e necessariamente intelligente, poiché è infinito e, se gli mancasse l’intelligenza, sarebbe in quel punto finito? Codesto infinito non risveglia forse in noi l’idea d’essenza, laddove non possiamo attribuire a noi se non l’idea d’esistenza? In altre parole, non è adesso l’assoluto, di cui noi siamo il relativo? E mentre v’è un infinito fuori di noi, non v’è un infinito in noi? Questi due infiniti (quale spaventoso plurale) non si sovrappongono forse l’uno all’altro? Non è il secondo infinito, per così dire, soggiacente al