CAPITOLO V Le sue frontiere Il birichino ama la città, ed anche la solitudine ché in lui c’è qualche cosa del saggio. Urbis amator, come Fusco; ruris amator, come Flacco. Errare, pensando, vagabondare, è un buon impiego di tempo per il filosofo, e in particolar modo in quella specie di campagna un po’ bastarda, piuttosto brutta, ma bizzarra e composta di due nature, che circonda certe grandi città e specialmente Parigi. Osservare la zona rurale significa osservare l’anfibio: fine degli alberi e principio dei tetti, fine dell’erba e principio del selciato, fine dei solchi e principio delle botteghe, fine delle carreggiate e principio delle passioni, fine del mormorìo divino e principio del rumore umano; da ciò, un interesse straordinario, dal quale traggono origine, in quei luoghi poco