CAPITOLO II Qualche suo segno particolare Il birichino di Parigi è il nano della gigantessa. Questo cherubino del rigagnolo (cerchiamo di non esagerare) ha talvolta una camicia, ma in quel caso ne ha una sola. Talvolta ha un paio di scarpe, ma allora non hanno suole; ha talvolta un alloggio che gli piace, perché vi trova sua madre, ma preferisce la strada, perché vi trova la libertà. Ha giochi tutti suoi, ha le sue malizie, il cui fondo è fatto dell’odio per il borghese, ed ha le sue metafore: esser morto vien chiamato da lui mangiare la cicoria dalla radice. Ha i suoi mestieri particolari, andare a chiamare le carrozze di piazza, abbassare i predellini delle vetture private, stabilire pedaggi per il passaggio da un lato all’altro delle vie, durante gli acquazzoni (lo chiama fare i po