CAPITOLO V Non basta essere ubriacone per essere immortale Il giorno dopo, al tramonto del sole, i radi passanti che andavano e venivano lungo il viale Maine si levavano il cappello al passaggio d’un carro funebre di vecchio modello, adorno di teschi, di tibie e lagrime. In quel carro v’era un feretro ricoperto da un bianco lenzuolo, sul quale era posata una gran croce nera, simile a una morta colle braccia penzoloni; una carrozza parata, in cui si scorgeva un prete in cotta e un chierichetto dal calottino rosso, veniva dietro il carro. Due becchini in uniforme grigia dai paramani neri camminavano a destra e a sinistra del carro, e dietro veniva un vecchio, vestito da operaio, che zoppicava. Quel corteo si dirigeva verso il cimitero Vaugirard. Si vedevan sporgere dalla tasca dell’uomo